Trattori, nessuna novità sotto il sole europeo

Ancora invariata la situazione dopo i primi otto mesi. Segni più solo in Spagna e Francia

Permane la situazione negativa sul fronte europeo dei trattori. Anche a fine agosto chi “festeggia” sono solo Francia e Spagna, mentre gli altri mercati più importanti non riescono ancora a invertire la tendenza. In generale, comunque, l’ultimo mese di registrazioni (agosto) è stato positivo per tutti i mercati (Francia esclusa).

La Germania per la prima volta segna un mese in positivo, agosto appunto, nel 2016 con un timido +2,9% che riduce il trend negativo al -10,2% nei primi otto mesi. Il totale trattori a fine agosto è quindi di 19.039 unità contro le 21.210 del pari data 2015.

La Francia, come anticipato, rimane in positivo, anche se gli ultimi due mesi hanno registrato dei cali significativi (-29% in luglio e -12% in agosto). Il bilancio rimane comunque ancora positivo, a quota +6,6% grazie alle 16.460 immatricolazioni contro le 15.434 del 2015.

L’Italia non si discosta molto dal trend intrapreso finora, ma registra un buon risultato in agosto (+13,5% sull’agosto 2015) e riduce il calo a un -2,9% con 12.186 trattori registrati nei primi otto mesi (erano 12.548 nel pari data 2015).

Balzo agostano anche per il Regno Unito (+14,7%), che porta il totale dei trattori registrati a quota 7.277 per un calo complessivo dell’8,6%. Stessa situazione per l’Austria, che segna un +20,8% in agosto e riduce il passivo dei primi otto mesi a un -4,3% con 3.506 trattori immatricolati.

Chiudiamo con la Spagna, anch’essa positiva in agosto (+13,3% sul pari data 2015, ma a luglio aveva perso il 21%...) e positiva anche nel periodo gennaio-agosto con un +6,4% sul pari periodo 2015 (6.666 trattori venduti).

Visualizza le Immatricolazioni Europa gen-ago 2016

Entriamo come sempre nel dettaglio. In Germania soffre in particolare il segmento della medio-alta potenza (-17% per le fasce da 100 cv a 150 cv e da 150 cv in su). Leggero calo invece per il comparto tra 50 e 100 cv (-1,2%) e addirittura segno positivo per i piccoli tra 0 e 50 cv (+0,8%).

La Francia vede in calo solamente la potenza medio-piccola (50-100 cv), con un -3,8%, mentre continua a viaggiare a gonfie vele l’altissima potenza (+16,7% per il segmento 200-250 cv e +32,7% per quello tra 250 e 300 cv). Bene anche la piccola potenza (+19,6%) tra 0 e 50 cv.

Per quanto riguarda l’Italia, ci limitiamo a segnalare il nuovo balzo in avanti della Sicilia dopo l’ottimo risultato del 2015: nei primi otto mesi di quest’anno le vendite hanno registrato un 53% di incremento rispetto allo stesso periodo 2015 (1.185 macchine negli otto mesi contro le 775 dell’anno precedente).

Passando alla Spagna, John Deere (22,2% di quota mercato) ha di nuovo allungato il passo nei confronti di New Holland (18,1%), mentre dal terzo posto non si schioda il marchio giapponese Kubota (8,8% di quota), pur sempre tallonato da Case IH (7,5%).

Chiudiamo con l’Austria, dove il primo gradino del podio rimane appannaggio del marchio locale Steyr con il 20,1% di quota, seguito dal secondo marchio di casa, Lindner, con il 13,4% di market share, mentre al terzo posto New Holland (12,4%) precede John Deere (10,7%) e Fendt (10,6%). Da segnalare, infine, che il comparto degli specializzati rimane ancora in crescita sul pari data 2015 (+9%), mentre a calare sono i trattori convenzionali (-5%).

Un accenno, infine, anche all’andamento del mercato oltreoceano: gli Usa chiudono i primi otto mesi in crescita dell’1,8%, in virtù di 145.038 nuove immatricolazioni contro le 142.516 del pari data 2015. Ancora in forte calo invece il Canada (-15,6%), dove le vendite nei primi otto mesi 2016 si sono fermate a quota 13.153 trattori, contro i 15.590 del pari data 2015. Infine, stesse considerazioni fatte a fine giugno per la Russia: primi otto mesi in forte calo (-23,5%), con soli 10.886 trattori venduti, nonostante il forte aumento della medio-alta potenza (+35,7% per il segmento sopra i 100 cv).

Trattori, nessuna novità sotto il sole europeo - Ultima modifica: 2016-09-23T16:31:00+02:00 da Roberta Ponci

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome